sabato 3 gennaio 2015

Capitolo 13 : La Mia Vita, Oggi

Vivo in un gabbiotto di un parcheggio tir. Lavoro saltuariamente come magazziniere a due passi da dove dormo. Mi muovo in bicicletta. E ricevo qualche euro di pensione per i miei trascorsi in clinica psichiatrica ( sinceramente credo sia una forma di risarcimento danni per le torture che ho subito e continuo a subire ). Per il resto niente è cambiato. Sono sempre solo. Il codice esiste ancora e cerca costantemente di manipolarmi, schiacciarmi, dirigermi. Sono povero. Ma non mi arrendo. In passato ho cercato di diventare cantante, bodybuilder, lavoratore indipendente, ...non ce l'ho mai fatta. I sabotaggi erano all'ordine del giorno. Adesso sto cercando di dedicarmi alla scrittura (sono un avido lettore) e alla pittura di quadri. Vorrei riuscire a viverci. Me lo consentiranno ? Non lo so ma è mio dovere tentarci. Mi torturano tutti i giorni. Mi creano problemi anche per un semplice passo. Che ne sara' di me ? Qualcuno mi ricorderà ? Ricorderà il tentativo di avvertire chi come me è un detenuto all'aria aperta ma ancora non se n'è reso conto ? Ho fede in risposte positive. Credo nell ' andare avanti. In questo ripongo la mia fiducia : nel futuro.

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